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1997

CAMINO DE SANTIAGO

 

(Lourdes - Santiago de Compostela, Km 1042)  

 

 

 

10 Agosto 1997: Lourdes – Oloron-Sainte-Marie, Km 65

 

11 Agosto 1997: Oloron-Sainte-Marie - Jaca, Km 92

 

12 Agosto 1997: Jaca - Puente la Reina, Km 147

 

13 Agosto 1997: Puente la Reina - Santo Domingo de la Calzada, Km 117

 

14 Agosto 1997: Santo Domingo de la Calzada - Castrojeritz, Km 123

 

15 Agosto 1997: Castrojeritz - Leon, Km 161

 

16 Agosto 1997: Leon - Villafranca del Bierzo, Km 138

 

17 Agosto 1997: Villafranca del Bierzo - Puertomarin, Km 105

 

18 Agosto 1997: Puertomarin – Santiago de Compostela, Km 94  

 

 

 

REPORTAGE FOTOGRAFICO  

 

 

Il viaggio segue il tracciato storico del cammino di Santiago, la via che per secoli ha portato migliaia di pellegrini verso la città di Santiago de Compostela, in Galizia, nella cui Cattedrale sarebbe sepolto l’apostolo Giacomo.

Come bibliografia si possono trovare svariate edizioni di guide moderne al cammino di Santiago che descrivono l’itinerario con le sue varianti e tutte le informazioni pratiche e logistiche necessarie al pellegrino moderno, ma sempre anche ricche di informazioni storiche; La maggior parte di esse – e le più accurate – non sono purtroppo disponibili  in Italiano.

In particolare però segnalo l’edizione italiana della prima “guida” contenuta nel Liber V sancti Iacopi apostoli del celebre Codex Calixtinus della seconda metà del XII secolo,  attribuito al Papa Callisto II (1119-1124):

 

Compostella-guida del pellegrino di San Giacomo;

Introd. Di R.Oursel e F. Cardini, trad. di D.Tuniz, ed. San Paolo.

 

Santiago de Compostela era, con Roma e Gerusalemme, una delle principali mete di pellegrinaggi dell’epoca medievale; oggi la parte finale del tragitto, in territorio spagnolo, è ottimamente segnalata ed attrezzata, ed è riconosciuta come itinerario culturale europeo. Il traffico di religiosi nel corso dei secoli ha enormemente contribuito allo sviluppo delle provincie attraversate, e ci ha lasciato monumenti, santuari e città intere che sono oggi una grande attrattiva turistica, storica e culturale; Inoltre il percorso si svolge spesso attraverso regioni di notevole interesse paesaggistico e naturale.

 

Raggiungo dapprima Menton (F) con lo zio Peppino ed il cugino Alessandro, dove pernotto nella loro imbarcazione; il mattino successivo proseguo in treno per Nice, Toulouse e Lourdes, che raggiungo la sera e dove pernotto – gratuitamente, in qualità di pellegrino – in un tendone della “Cité S.Pierre”. torna all'inizio

 

 10 Agosto 1997: Lourdes – Oloron-S.te Marie, Km 65

Inizio il mio viaggio da Lourdes, meta di pellegrinaggi di memoria più recente e situata non lontano dalla parte francese del cammino di Santiago. La partenza è nel primo pomeriggio, dopo aver visitato i luoghi delle apparizioni ed il Santuario, dove partecipo alla messa. La giornata è nuvolosa, ma soprattutto il vento in un tratto del percorso si fa tale da non consentirmi l’equilibro sulla bicicletta. Trovo riparo dietro un muretto; vengo fortunatamente notato dall’interno di un’abitazione, e quindi invitato ad attendere l’attenuarsi del vento in una stalla in disuso. Posso infine ripartire per Oloron, che raggiungo sotto la pioggia. Il pernottamento avviene in un modestissimo albergo. torna all'inizio

 

 11 Agosto 1997: Oloron-S.te Marie - Jaca, Km 92

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Parto sotto un cielo ancora piovigginoso verso i Pirenei ed entro nell’omonimo parco naturale, attraverso stupendi paesaggi di montagna sempre più aspra; inizia la lunga ascesa al Puerto de Somport, 1632 m, che segna il confine con la Spagna. Il cielo, varcato il passo, si fa limpido; le strade in discesa sono facili e poco trafficate, raggiungo a tratti gli 80 Km/h e sono a  Jaca in tempo utile per visitarne il castello.

Poco prima di Jaca ricevo da un ufficio turistico la “Credencial” del pellegrino, su cui potrò ricevere i timbri che testimonieranno il mio passaggio lungo le tappe del Camino de Santiago.

Visito quindi Jaca con la sua cattedrale e faccio conoscenza con altri pellegrini. Un caso del tutto singolare è che proprio in quella stessa serata sia previsto a Jaca un concerto di un notevole Festival di musica antica (Festival Internacional en el Camino de Santiago). Ritroverò due anni più tardi alcuni degli esecutori fra gli insegnanti ed i compagni di corso a Basilea.

Il pernottamento avviene presso una misteriosa struttura di accoglienza presso il centro sportivo, dal momento che il rifugio gratuito chiude prima del termine del concerto. torna all'inizio

   

 12 Agosto 1997: Jaca - Puente la Reina, Km 147

Da Jaca si prosegue costeggiando il fiume e il lago artificiale di Yesa, fra l’Aragon e la Navarra. Un monumento ad un incrocio ricorda il punto in cui il percorso proveniente da Somport e quello proveniente da Roncisvalle si uniscono, formando così l’ultimo punto di convergenza  per tutti i pellegrini Europei. A Puente la Reina pernotto in un edificio comunale poco distante dallo storico ponte che dà il nome al paese.

Degni di nota i “calamari nel loro inchiostro”, specialità regionale. torna all'inizio

 

 13 Agosto 1997: Puente la Reina - Santo Domingo de la Calzada, Km 117

Lungo il percorso brevi soste a Estella, Los Arcos e Logroño. Ad Estella il rischio di ustioni per l’intensità dei raggi solari ed i consueti problemi al soprasella rendono necessaria anche una sosta in farmacia.

A Santo Domingo de la Calzada trovo ospitalità presso la Confraternita di Santo Domingo, che gestisce ancora oggi lo storico ospizio per pellegrini fondato dal religioso in epoca medievale. La Cattedrale custodisce il corpo di Santo Domingo oltre ad una gabbia con un gallo e una gallina vivi, a memoria di un miracolo operato dal Santo.

Pollo arrosto è anche specialità gastronomica locale, consumata presso la poco distante “Mesòn el Peregrino”. torna all'inizio

 

 14 Agosto 1997: Santo Domingo de la Calzada - Castrojeritz, Km 123

Si entra nella regione della Castilla y Leon. La tappa si caratterizza per una lunga sosta dedicata alla visita della città di Burgos e del poco distante Monastero di Las Huelgas, dove si conserva l’omonimo manoscritto musicale. Il pernottamento avviene nel rifugio del minuscolo paese di Castrojeritz. torna all'inizio

 

 15 Agosto 1997: Castrojeritz - Leon, Km 161

La tappa più lunga è anche l’unica con un considerevole tratto in pianura, la piana di Castilla, caratterizzata però dalle alte temperature e dal paesaggio pressoché desertico. Un errore di direzione mi porta casualmente in un villaggio isolato proprio durante una processione popolare dal sapore quanto mai arcaico. A Leon trovo ospitalità nella palestra della scuola interna al monastero benedettino. torna all'inizio

 

 16 Agosto 1997: Leon - Villafranca del Bierzo, Km 138

Dopo Astorga ed una breve visita, il cammino prosegue attraverso montagne assolutamente disabitate e si inerpica fino al passo del Manjarin.  Qui mi intrattengo piacevolmente con i gestori dell’omonimo rifugio, molto piccolo e semplice, il più alto di tutto il cammino, in un luogo completamente isolato. Dopo un brindisi in onore a San Rocco inizia la lunga e spettacolare discesa, a tratti pericolosa; giunti al villaggio di El Acebo, il primo nucleo abitato, un monumento davanti al cimitero ricorda il pellegrino ciclista morto proprio su queste strade.

A Villafranca del Bierzo sono ospitato nel rifugio gestito dagli amichevoli coniugi Jato; il rifugio è in realtà una serie di tende e baracche tenute insieme con materiali di fortuna. La cena è occasione per incontrare altri pellegrini e per ricevere interessanti notizie sulla gastronomia galiziana. torna all'inizio

 

 17 Agosto 1997: Villafranca del Bierzo - Puertomarin, Km 105

Oltre le consuete difficoltà climatiche ed altimetriche, la tappa odierna, che entra finalmente in Galizia, è da considerarsi la più sofferta a causa di un improvviso e violento attacco allergico.

Arrivato a Puertomarin ho la fortuna di avere il primo contatto con la tradizione musicale galiziana, grazie ad un pregevole spettacolo offerto dai “Domingos Folcloricos de Puertomarin”.

Passo la notte nella scuola comunale, attrezzata a rifugio per pellegrini durante i mesi estivi. torna all'inizio

 

 18 Agosto 1997: Puertomarin – Santiago de Compostela, Km 94

Nell’ultima tappa si incontrano sempre più pellegrini con cui si prosegue spesso in compagnia. Degna di essere ricordata la sosta alla “Pulperia”, sia per il luogo, sia per il modo di servire il polpo secondo la tradizione galiziana.

All’arrivo a Santiago, nella piazza della cattedrale, la soddisfazione è grande: qui, verificati i timbri della mia “Credencial”, ricevo la “Compostela”, il documento ufficiale che riconosce l’effettuazione del pellegrinaggio. torna all'inizio

 

 

totale Km 1042  

 

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La "Compostela" La "Credencial" con i "Sellos"

 

 

I due giorni successivi sono destinati alla visita di Santiago de Compostela, al riposo, ed al recupero (approfittando delle tante offerte gastronomiche che la città offre, soprattutto a base di pesce). L’Hotel Reyes Catolico, a lato della cattedrale, fondato nel 1492 come ospizio per i pellegrini, è oggi un hotel di lusso; tuttavia, per tradizione, ogni giorno la cucina offre un certo numero di pasti ai pellegrini che si presentano con una copia della Compostellana.

Altri momenti sono poi destinati alla musica galiziana e all’acquisto della “gaita gallega”. Il rientro avviene approfittando dell’offerta della compagnia aerea Iberia, che concede forti sconti ai pellegrini in possesso della Compostela. torna all'inizio  

 

 

 

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