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2000

VIA FRANCIGENA

(Legnano-Roma, Km 721)  

 

 

23 settembre 2000: Legnano - Fidenza, Km 169

 

24 settembre 2000: Fidenza - Lucca, Km 198

 

25 settembre 2000: Lucca - S.Quirico d’Orcia, Km 159

 

26 settembre 2000: S.Quirico d’Orcia – Roma, Km 195

 

 

 

 

 

 

 

REPORTAGE FOTOGRAFICO  

 

 

 

 

Ringraziamenti particolari vanno a Padre Romano del Convento di Fidenza, Linda Severi di Lucca, Carolina Pace di Roma e Don Claudio, parroco di S.Quirico d’Orcia.

 

23 settembre 2000: Legnano - Fidenza, Km 169

Il viaggio inizia il matttino dopo l’ultimo giorno di  registrazione con il Florilegio Ensemble per la Symphonia. Già programmato per fine agosto, era stato rinviato a causa dello spettacolo ”Savonarola” a Hannover. L’equipaggiamento viene approntato solo la mattina stessa, essendo stato impegnato fino all’ultimo per la registrazione; purtoppo non riesco quindi a partire prima delle 11,00, ed in condizioni di riposo e preparazione non ideali.

Attraverso Magenta e Binasco raggiungo Pavia, da cui mi connetto al tracciato storico della via Francigena. Dopo una sosta riparto verso le 15,00, e presto raggiungo il ponte sul Po, in corrispondenza della confluenza col Ticino.

Attraverso Broni giungo a Piacenza; qui, dopo una nuova breve sosta, riparto verso le ore 18,00 lungo la via Emilia raggiungendo il Duomo di Fidenza alle 20,00. Cerco ospitalità presso istituzioni religiose, che trovo presso il Convento dei Frati Cappuccini; mi intrattengo brevemente con Padre Romano e i giovani frequentatori del Convento prima di gustare i ”Pisarei e Fasoi”, specialità del Piacentino. 

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24 settembre 2000: Fidenza - Lucca, Km 198

Percorro ancora un breve tratto della via Emilia fino alla deviazione che porta alla statale della Cisa; inizia quindi la lunga ascesa fino al passo attraverso paesaggi montani, purtroppo con una giornata metereologicamente non limpida. La sosta sulla cima consente un assaggio del noto prosciutto prodotto in zona. Lungo la discesa una sosta è dedicata a Pontremoli e al suo Castello, e poi a Sarzana.

Raggiungo il lungomare della Versilia che percorro fino a Viareggio; nel frattempo si è ormai fatto buio. Da Viareggio la statale 439 conduce a Lucca non prima di aver affrontato l’erta salita del monte Quiesa. A Lucca sono ospite nella splendida abitazione della Linda Severi, presso cui giungo verso le 21,30. 

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25 settembre 2000: Lucca - S.Quirico d’Orcia, Km 159 

Al mattino la Linda e il Giacomo sono già partiti per una gita scolastica e consumo da solo la colazione nella cucina, che ha sede all'ultimo piano della torre medievale di cui fa parte la casa.

Prima di riprendere il viaggio passeggio per la città di Lucca, di cui visito il Duomo e le antiche mura. Dopo una sosta a Fucecchio raggiungo Siena verso le ore 17,00; qui visito la famosa piazza, il Duomo, e mi concedo un'assaggio del tradizionale Panforte presso le pasticceria gestita dalla famiglia Nannini.

Le tenebre di questa giornata che non ha visto una nuvola in cielo scendono quando mi trovo nei pressi di S. Quirico d'Orcia. Sebbene avessi già trovato ospitalità in un Agriturismo, giunto nel centro del paese mi informo presso alcuni passanti su altre possibilità di pernottamento; sorprendentemente i passanti si rivelano anch'essi pellegrini a piedi e mi invitano a rivolgermi presso la parrocchia che disporrebbe di stutture di accoglienza. Dopo essermi presentato vengo pastoralmente accolto direttamente nella casa del parroco Don Claudio, presso cui sono anche invitato a cena. 

La serata passa piacevolmente in compagnia di Don Claudio ed un suo assistito, il coadiutore ed il cuoco, che ringrazio ancora sentitamente per l'evangelica ospitalità.

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26 settembre 2000: S.Quirico d’Orcia – Roma, Km 195

Da S.Quirico d’Orcia si ritorna sulla via Cassia, ma presto devo abbandonare ancora il tracciato moderno che proseguirebbe attraverso una lunga galleria, e optare, ancora una volta volentieri, per il tracciato storico che però prevede la salita di Radicofani, lunga e difficoltosa soprattutto se affrontata ancora all’inizio della giornata.

Radicofani è una pittoresca località di aspetto medievale, oggi quasi disabitata, situata su di un colle sovrastato dall’omonima Rocca.

Di nuovo sulla statale della via Cassia, proseguo attraverso Acquapendente, Bolsena e il suo lago, Montefiascone e Viterbo, dove mi fermo ad ammirare il palazzo dei Papi ed il quartiere medievale. Proseguo il viaggio per una  scorciatoia attraverso la località di Tobia, come suggeritomi da alcuni passanti a Viterbo. Tornato sulla Cassia incrocio le località di Capranica e Sutri, che posso vedere solo dall'esterno non disponendo di altro tempo per potermi fermare; a Sutri mi concedo almeno una breve visita all'anfiteatro. Il traffico automobilistico aumenta e mi ritrovo su di una strada a doppia corsia; quando finalmente ritorno sul tracciato storico della Cassia Antica si è già fatto buio, ma fortunatamente la strada è sempre ben illuminata.

Attraverso diverse frazioni entro a Roma per la via Trionfale, e mi ritrovo sperduto nel traffico cittadino. Chiedendo continuamente informazioni ai passanti riesco a giungere in piazza S.Pietro, dove scatto subito alcune fotografie prima di ributtarmi nel traffico e poter così giungere dalla Carolina alle 21,30: nell'edificio adiacente la fontana di Trevi(!) sarò ospite per la notte. Dopo il bagno e la cena sul terrazzo riceviamo visita dall'Elisa, con cui usciamo verso mezzanotte per una passeggiata turistica con visita a piazza di Spagna, fontana di Trevi ed altri monumenti romani da cui facciamo rientro verso l'1,30 e concludiamo così la lunga giornata.

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27 settembre 2000: turismo a Roma

Al mattino si fanno sentire ancora dolori articolari e al soprasella, ma con tutta calma consumiamo la colazione sul terrazzo da cui si gode, in una giornata di splendido sole, di notevole panorama sulla città con vista diretta al Quirinale.

Ringrazio e saluto la Carolina che parte per la residenza di villeggiatura di Anguillara e mi dirigo verso piazza Navona da dove ha inizio la mia visita turistica di Roma. Qui mi intrattengo piacevolmente con un loquace pizzaiolo da cui ricevo interessanti informazioni e scambio di opinioni. Simpatico e spiritoso è anche il farmacista, a cui mi rivolgo per cercare rimedio ai disturbi al soprasella e alle labbra, screpolate da quattro giorni di esposizione a sole e vento. 

Al momento di cercare un alloggio per la notte si presenta l'aspetto più spiacevole del viaggio: dietro strutture pseudoreligiose dai titoli più fantasiosi, anziché opportunità di ricovero per autentici pellegrini si rivelano alberghi di lusso per comitive di facoltosi turisti organizzati, e tutto il movimento del Giubileo appare miseramente come una grande impresa commerciale; raggiunto faticosamente il sedicente "Ufficio per l'Accoglienza" dell'"Ufficio per il Giubileo", alla mia richiesta di ospitalità quale pellegrino mi viene domandato a quale gruppo, organizzazione o agenzia io appartenga(!)

Fortunosamente e più volentieri trovo posto presso "Romainn Youth Hostel", ostello nella zona della stazione dalla struttura in parte fatiscente, ma simpatico ed economico, e finalmente in un ambiente sincero, divertente e per nulla informale.

Mi intrattengo con i gestori, a seguire una meritata cena con saltimbocca alla romana.

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28 settembre 2000: turismo a Roma

Dopo un tranquillo risveglio mi dirigo immediatamente alla ricerca di una torta di ricotta come colazione, e quindi alla visita di Colosseo, Domus Aurea e Campidoglio. 

Segue un ottimo il pranzo con carbonara, verdure, vino Frascati e limoncello gentilmente offerto. 

Nel pomeriggio mi fermo ad ammirare gli affreschi della basilica di S. Maria sopra Minerva per poi proseguire verso il Foro. Durante la visita dell'area archeologica sono colto da profonda stanchezza prodotta dal viaggio; mi siedo spesso, un po' contemplando le imponenti rovine, un po' sonnecchiando...

La giornata si conclude con una visita al Campo dei Fiori ed alla piazza di Montecitorio.

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29 settembre 2000: turismo a Roma

Piove, ma fortunatamente sono previste visite ad edifici interni: la mattina è dedicata ai Musei Vaticani ed il pomeriggio, dopo aver pranzato con una notevole coda alla vaccinara e carciofi, alla basilica di S. Pietro.

La serata trascorre nel quartiere Trastevere dove si cena con i tradizionali baccalà, supplì e fagioli con le cotiche.

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30 settembre 2000: rientro a Legnano

Con tranquillità raggiungo dall'ostello la stazione ferroviaria, da cui parto subito dopo pranzo scegliendo tragitti ed orari particolari in base alla limitata disponibilità del servizio di trasporto biciclette. Sul treno viaggio in compagnia dei macchinisti, che poi scopro essere assisiani, partaioli della "parte de sopra" e con amicizie comuni.

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REPORTAGE FOTOGRAFICO

 

 

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